Uni.Riz.
Formazione Avvocati: ecco le materie obbligatorie

Crediti Avvocato 2022: quali sono le materie obbligatorie

Quali sono le materie obbligatorie della formazione professionale per avvocati

13/12/2022

Quando si parla di crediti per avvocati, si parla di formazione professionale e non dobbiamo pensarla solo come un obbligo. Chi esercita la professione di avvocato è tenuto ad approfondire le proprie competenze a vantaggio della pubblica utilità. La legge non è sempre la stessa e spesso le sentenze della Cassazione vanno a impreziosire il corredo giuridico dei professionisti. Ecco perché in ambito giuridico la formazione è determinante: conoscere la legge e i suoi aggiornamenti fa tutta la differenza del mondo.

L’Art. 12 del Regolamento per la formazione continua ha stabilito che il minimo di crediti formativi da maturare nel triennio è di 15 crediti. Con il puntuale riferimento alle materie obbligatorie (ordinamento e previdenza forensi e deontologia ed etica professionale), il minimo di crediti formativi da raggiungere è di ogni anno, ovvero 9 totali.

La mancata formazione professionale costituisce un illecito disciplinare

Quindi, ogni avvocato deve conseguire 60 crediti nel triennio, 9 nelle materie obbligatorie (3 per anno) e 15 crediti da conseguire ogni anno. Il regolamento è chiaro: la formazione professionale prevede all’art. 6 comma 2 e 3 che il mancato adempimento dell’obbligo formativo per gli avvocati e la mancata o infedele certificazione del percorso formativo seguito sia catalogabile tra gli illeciti disciplinari. La sanzione quindi non è commisurata alla gravità della violazione e può variare ogni volta, in base alla gravità dell’illecito.

Dal punto di vista normativo “spetta agli organi disciplinari la potestà di infliggere le sanzioni adeguate e proporzionate alla violazione delle norme deontologiche". Il primo grado è la censura, ovvero il. biasimo formale. Si applica quando la gravità dell’infrazione, il grado di responsabilità, i precedenti dell’incolpato e il suo comportamento successivo al fatto fanno ritenere che l’avvocato non incorrerà in un’altra infrazione. Più gravi della censura ci sono solo le sanzioni della sospensione e della radiazione.

Chi deve effettuare la formazione obbligatoria

Le situazioni soggettive che permettono l'esonero totale o parziale dagli obblighi formativi sono disciplinate dall’art. 15 Regolamento che legifera in merito alla formazione continua. Sono esentati dall’obbligo di formazione professionale per avvocati:

  •  gli avvocati sospesi dall’esercizio professionale
  •  gli avvocati dopo venticinque anni di iscrizione all’albo
  •  avvocati dopo il compimento del sessantesimo anno di età
  •  i componenti di organi con funzioni legislative
  •  i componenti del Parlamento Europeo
  •  i docenti di ruolo e i ricercatori confermati delle università in materie giuridiche

Poi ci sono alcuni casi in cui è il Consiglio dell’Ordine a poter esautorare una persona iscritta all’Ordine dall’attività formativa:

  •  gravidanza, parto, adempimento da parte dell’uomo o della donna di doveri collegati alla paternità o alla maternità in presenza di figli minori
  •  grave malattia o infortunio od altre condizioni personali di analoga rilevanza
  •  interruzione per un periodo non inferiore a sei mesi dell’attività professionale o trasferimento di questa all’estero
  •  cause di forza maggiore
  •  altre motivazioni validate dal Consiglio Nazionale Forense

Scegli Uniriz e acquisisci crediti col riconoscimento facciale

Uni.Riz. è una piattaforma di e-learning per avvocati che ha fatto della sicurezza la propria ragione di vita e per accedere ai corsi di formazione propone il riconoscimento biometrico. Una scelta futuristica che mette al primo al primo posto si trova la sicurezza dei dati e dei sistemi collegati in rete per garantire ai propri clienti un'autenticazione certificata.

La biometria infatti è una tecnologia avanzata basata sul riconoscimento di impronte digitali, vocale e facciale che offre maggiore sicurezza e comodità rispetto ai metodi tradizionali. Nella maggior parte dei casi, il riconoscimento biometrico può sostituire la tecnologia attuale e sviluppare nuove opportunità di business. La società Tractica, una delle più importanti aziende americane in termini di analisi di mercato, ha ipotizzato che il settore biometrico possa raggiungere entro il 2025 la cifra record di 70 miliardi all’anno (con una crescita annuale del 22,9%) e diventare parte integrante in alcuni settori (smart home, automotive, sanità e servizi finanziari).

(fonte immagini: Yandex.com) 

Condividi questo articolo su: