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Il ruolo dell'avvocato nel diritto sanitario

Il ruolo dell'avvocato nel diritto sanitario

L’avvocato specializzato in sanità oggi è una figura trasversale che si muove tra le corsie degli ospedali

24/04/2025

Il ruolo dell'avvocato nel diritto sanitario è diventato cruciale. Non si tratta più solo di difendere un paziente che denuncia un errore medico. L’avvocato specializzato in sanità oggi è una figura trasversale: si muove tra le corsie degli ospedali, le aule dei tribunali e i comitati etici. Fornisce consulenza, media, previene il danno. E soprattutto, garantisce che il diritto alla salute venga rispettato in tutte le sue declinazioni, sia per i pazienti che per i professionisti del settore.

Tutela del paziente: quando l’avvocato diventa l’ultimo baluardo

Uno degli ambiti più visibili in cui opera l’avvocato del diritto sanitario è quello della tutela legale del paziente. Quando un cittadino subisce un danno a causa di un errore medico, di una diagnosi sbagliata o di un trattamento inadeguato, l’avvocato interviene per far valere i suoi diritti. In questi casi si parla di responsabilità medica, una branca del diritto che si è arricchita di giurisprudenza e normative a partire dal 2017, anno della Legge Gelli-Bianco. Ma il lavoro dell’avvocato non si limita alla fase processuale. Spesso entra in gioco già nella fase preliminare: analizza le cartelle cliniche, consulta periti, valuta la sussistenza del danno, propone una conciliazione. Sempre più spesso, infatti, i contenziosi sanitari vengono risolti fuori dalle aule di tribunale, grazie a percorsi alternativi come l’accertamento tecnico preventivo o la mediazione civile obbligatoria. In questo contesto, la figura dell’avvocato si fonde con quella del consulente, e il suo lavoro diventa fondamentale per evitare traumi giudiziari inutili, contenere i tempi e ridurre i costi della giustizia. 

Supporto agli operatori sanitari: non solo difesa, ma prevenzione

Non bisogna però pensare che l’avvocato nel diritto sanitario sia sempre "contro" il medico. Al contrario, sempre più spesso lavora a fianco degli operatori sanitari, delle cliniche private, dei direttori sanitari e delle ASL. Il suo compito è quello di prevenire le situazioni di rischio, affiancare i professionisti nelle scelte cliniche delicate, e costruire strategie di compliance rispetto alle normative sanitarie, etiche e amministrative. Pensiamo, ad esempio, alla corretta gestione del consenso informato, alla protezione dei dati sanitari sensibili secondo il GDPR, oppure alle problematiche legate alla responsabilità d’équipe. In tutti questi casi, l’avvocato diventa un alleato strategico per garantire non solo il rispetto della legge, ma anche una maggiore sicurezza per il paziente e per il sistema sanitario nel suo complesso. L’avvocato come mediatore nei comitati etici e nelle ASL C’è poi un altro ambito, meno visibile ma altrettanto delicato, in cui opera l’avvocato del diritto sanitario: i comitati etici e le commissioni tecniche delle aziende sanitarie. In questi contesti, il giurista non è chiamato a difendere una parte, ma a valutare la correttezza giuridica e deontologica di determinate scelte cliniche o amministrative. Quando si tratta, ad esempio, di approvare una sperimentazione clinica, di stabilire criteri per l’accesso a cure innovative, o di gestire casi di fine vita, la presenza di un avvocato esperto garantisce un equilibrio tra il rispetto delle norme e quello della dignità della persona.

Avvocato e diritto sanitario: un binomio sempre più necessario

La crescente complessità del sistema sanitario rende necessario anche un forte investimento in formazione giuridica per il personale sanitario. In molte strutture, l’avvocato del diritto sanitario è chiamato a svolgere incontri formativi, aggiornamenti e workshop sui temi più delicati: dalla privacy alla cartella clinica, dalla responsabilità penale alla gestione del rischio clinico. Non si tratta solo di prevenire errori. Ma di diffondere una cultura della legalità e della consapevolezza, che è oggi la migliore garanzia per evitare danni, conflitti e – soprattutto – perdita di fiducia da parte dei pazienti. 

Il ruolo dell'avvocato nel diritto sanitario tra giurisprudenza e nuove sfide

Le sentenze degli ultimi anni hanno rivoluzionato il panorama giuridico della sanità. La Cassazione, in più occasioni, ha definito con precisione gli obblighi di diligenza, informazione e trasparenza a carico del medico. Ma il diritto sanitario non è statico. Ogni innovazione tecnologica, ogni mutamento normativo, ogni emergenza sanitaria (come quella vissuta con il Covid-19) apre scenari nuovi. E richiede figure professionali capaci di leggere questi cambiamenti in tempo reale. Gli avvocati specializzati in questo settore sono oggi veri e propri interpreti della complessità sanitaria. Devono unire conoscenze giuridiche, sensibilità etica e comprensione delle dinamiche cliniche. E devono saper comunicare: con i pazienti, con i medici, con le istituzioni. Perché ogni parola, in sanità, può fare la differenza tra cura e abbandono, tra fiducia e conflitto. In un’Italia dove la medicina è sempre più tecnologica, la giurisprudenza sempre più raffinata e i cittadini sempre più informati, il ruoo dell'avvocato nel diritto sanitario si conferma essenziale. Non solo per gestire il contenzioso, ma per costruire un sistema più giusto, trasparente e rispettoso dei diritti di tutti. Gli avvocati, oggi, sono molto più che legali: sono ponti tra diritto e medicina, tra istituzioni e cittadini, tra errori e soluzioni. E in una sanità che deve tornare a mettere al centro la persona, la loro presenza non è più un optional, ma una necessità strutturale.

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TEMI TRATTATI 

* Il Sistema Sanitario Nazionale: struttura, organizzazione e funzioni. Le differenti forme di responsabilità in sanità. Il ruolo del risk management all’interno delle aziende sanitarie. Il ruolo del medico di medicina generale nel sistema decentralizzato. 

* La Legge Gelli e la responsabilità civile e professionale dell’esercente, della struttura sanitaria e delle figure apicali. La responsabilità d’equipe, del medico strutturato e del medico specializzando. Il contenimento delle infezioni intra ospedaliere. 

* La tutela delle varie tipologie di fragilità riconosciute dal nostro ordinamento e dei soggetti in terza età. Norme a garanzie e rimedi processuali. Il ruolo delle cooperative. * Danno non patrimoniale, danno psichico e danno morale. Criteri risarcitori e quantificazione. 

* La formazione universitaria e post-universitaria dell’aspirante medico. Percorsi, criticità, novità legislative. 

* Profili penalistici della responsabilità sanitaria. * La responsabilità erariale e contabile. Privacy, consenso informato ed intelligenza artificiale in sanità. Profili fiscali. 

* Principi di deontologia professionale legale e medica.

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