22/07/2024
Il decreto Salva Casa è stato aggiornato con diverse modifiche importanti introdotte dalla Commissione Ambiente della Camera. Questi cambiamenti mirano a migliorare le condizioni abitative, semplificare le normative edilizie e rispondere a specifiche esigenze sociali ed economiche. Di seguito una panoramica completa delle principali novità. Il decreto permette ora di rilasciare certificati di agibilità per micro appartamenti con superfici minime ridotte:
• 20 metri quadrati per una persona (precedentemente 28 metri quadrati)
• 28 metri quadrati per due persone (precedentemente 38 metri quadrati)
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Altezza minima interna
L'altezza minima interna degli appartamenti passa da 2,70 metri a 2,40 metri. Questo permette una maggiore flessibilità nella progettazione e nella ristrutturazione degli spazi abitativi.
Condizioni igienico-sanitarie e deroghe al decreto
Questi alloggi devono essere situati in edifici migliorati o ristrutturati per garantire condizioni igienico-sanitarie adeguate. Sono confermate le deroghe per corridoi, disimpegni, bagni, ripostigli e per i comuni montani situati a oltre 1.000 metri di altitudine. La norma è pensata per studenti e lavoratori nelle grandi città, offrendo soluzioni abitative più economiche e adatte alle esigenze di chi cerca piccoli spazi funzionali.
Cambio destinazione d’uso: cosa dice il decreto
Il decreto uniforma la disciplina del cambio di destinazione d'uso, rendendola valida sia che comporti opere edilizie sia che non le comporti.
• Senza opere: Richiesta di Segnalazione Certificata di Inizio Attività (Scia).
• Con opere: Necessità di possedere il titolo abilitativo per l'esecuzione dei lavori.
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Regolamentazione locale
Per le unità situate al primo piano o nei seminterrati, il cambio di destinazione d'uso sarà regolato dalla legislazione regionale. Questa permette ai comuni di individuare le zone in cui tali cambiamenti sono consentiti.
Tolleranze edilizie nel decresto Salva Casa
Sono state introdotte nuove tolleranze per gli interventi edilizi realizzati entro il 24 maggio 2024:
• Unità immobiliari sotto i 60 metri quadrati: Sono tollerati scostamenti fino al 6%.
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Norme tecniche in zone sismiche
Nelle zone sismiche, il tecnico dovrà fare riferimento alle norme tecniche vigenti al momento dell'intervento. Tuttavia, l'amministrazione può prescrivere interventi per rispettare le norme attuali. Inoltre, vengono eliminati gli obblighi del tecnico per la salvaguardia dei diritti dei terzi, riducendo i suoi compiti e responsabilità.
Stato legittimo degli immobili
Lo stato legittimo degli immobili sarà determinato dall'ultimo titolo abilitativo rilasciato. Resta comunque competenza dell'amministrazione verificare la legittimità dei titoli pregressi. Le difformità relative alle parti comuni non influenzeranno lo stato legittimo delle singole unità immobiliari e viceversa.
Interventi in edilizia libera
Il decreto introduce nuove categorie di interventi che rientrano nell'edilizia libera:
• Vetrate panoramiche: sarà possibile installare vetrate totalmente trasparenti e amovibili in tutti i porticati, sia rientranti che non rientranti all'interno dell'edificio.
• Strutture di protezione dal sole: include l'installazione di tende a pergola con telo retrattile o elementi regolabili, comprese le tende bioclimatiche.
Proroga dei termini di demolizione nel decreto Salva Casa
Il termine per sanare gli abusi edilizi viene esteso da 90 a 240 giorni dopo che il dirigente comunale ha richiesto la rimozione degli interventi abusivi, a condizione che vi siano gravi esigenze di salute o socio-economiche. Per affrontare il problema delle opere comunali incompiute e rispondere al crescente fabbisogno abitativo, parte delle risorse destinate ai comuni sarà specificatamente allocata per la realizzazione di interventi di rigenerazione urbana. Questi interventi sono finalizzati anche all'incremento dell'offerta abitativa.
Il recupero dei sottotetti: cosa dice il decreto
Il decreto include un emendamento per il recupero dei sottotetti. Questo consente, nei limiti e secondo le procedure previste da ciascuna regione, di derogare ai limiti di distanza tra edifici, facilitando il recupero e la valorizzazione di questi spazi.
Estensione della sanatoria
Il decreto prevede una sanatoria per gli interventi soggetti a vincoli realizzati prima dell'entrata in vigore del Codice dei beni culturali del 2006. Questi interventi, seppur autorizzati dal Comune, non avevano il preventivo accertamento della compatibilità paesaggistica.
Uniformazione delle regole
Le leggi regionali trattano in modo diverso le "parziali difformità" edilizie. Il decreto estende il regime semplificato anche alle "variazioni essenziali" per uniformare le regole. Questo regime si applica anche agli immobili con vincoli storici, artistici e ambientali, purché le difformità siano lievi. Inoltre è stata introdotta una nuova norma per regolarizzare interventi edilizi eseguiti in parziale difformità rispetto al titolo rilasciato prima dell'introduzione del permesso di costruire, con una procedura semplificata per i titoli rilasciati prima del 1977.
Agevolazioni per certificati di abitabilità
Per rispondere alle esigenze dei cittadini delle zone colpite dalla catastrofe del Vajont, il certificato di collaudo o di regolare esecuzione dei lavori varrà come certificato di abitabilità o di agibilità per tutti gli immobili ricostruiti.
(fonte immagine: Freepik)