30/07/2024
Negli ultimi anni, l’esercizio in forma associata delle libere professioni sta diventando sempre più comune. Questo trend è alimentato dalla crisi economica e dall'evoluzione verso servizi multidisciplinari e specializzati. Costituire uno studio legale associato può rappresentare una soluzione vantaggiosa per giovani professionisti come architetti, ingegneri, avvocati, commercialisti, medici e molti altri, offrendo loro un modo efficace per iniziare o proseguire la carriera professionale.
La costituzione di uno studio legale offre numerosi vantaggi Il modello associativo permette di distribuire i costi di affitto, utenze, attrezzature e personale tra i membri, alleggerendo così l’impatto finanziario su ciascun individuo. L’unione di diverse professionalità consente di ampliare la gamma di servizi offerti, arricchendo le competenze disponibili e attirando una clientela più diversificata. Inoltre, operare all'interno di una struttura associata conferisce un’immagine di stabilità e competenza, migliorando la reputazione e la percezione dei clienti verso i professionisti coinvolti.
Attraverso il networking, si aprono nuove possibilità di collaborazione e sviluppo professionale, creando un ambiente fertile per la crescita individuale e collettiva. La possibilità di cedere le quote dello studio ad altri professionisti rende più agevole la successione, garantendo continuità e stabilità all’attività nel lungo termine. La cooperazione professionale, quindi, non solo riduce i costi ma promuove anche una crescita sostenibile e condivisa.
Cosa significa aprire uno studio legale: oneri e responsabilità
Costituire uno studio legale comporta alcuni oneri e responsabilità che devono essere attentamente considerati. La selezione dei soci è una fase cruciale, poiché è fondamentale scegliere con cura i membri del team per assicurare coesione e collaborazione. Inoltre, è necessario predisporre un contratto di associazione che disciplini chiaramente i diritti e i doveri di ciascun socio, garantendo così una gestione armoniosa e trasparente delle relazioni interne.
La gestione efficiente di uno studio associato richiede competenze e risorse adeguate. È indispensabile che lo studio sia amministrato con professionalità per mantenere alta la qualità dei servizi offerti e soddisfare le aspettative dei clienti. La normativa civilistica, in particolare l'articolo 1 della Legge n. 1815/39, rappresenta la base giuridica per la costituzione di uno studio professionale associato. Questo tipo di struttura è caratterizzato dal contratto associativo e dalla natura personale della prestazione professionale fornita, definendo così un quadro legale entro cui operare.
Come si apre uno studio legale
La costituzione di uno studio legale può avvenire tramite scrittura privata autenticata da un notaio o tramite atto pubblico stipulato davanti a un notaio. Una volta costituito, l'atto deve essere comunicato agli ordini professionali competenti e deve riportare il nome, il cognome e i titoli professionali degli associati.
Per quanto riguarda la responsabilità giuridica, lo studio associato può concludere contratti obbligatori, ma la responsabilità professionale rimane individuale. Questo significa che la prestazione è sempre riferibile al singolo associato, e l'onorario è fatturato dall'associazione. Negli atti costitutivi delle associazioni professionali, spesso si distingue tra "soci" (fondatori) e "associati" (giovani professionisti), con diritti e doveri differenti.
Lo studio legale dal punto di vista fiscale
Dal punto di vista fiscale, lo studio legale deve aprire una partita IVA presso l'Agenzia delle Entrate e scegliere il codice ATECO appropriato. Il reddito dello studio è considerato reddito di lavoro autonomo e viene determinato dall'associazione professionale, che lo distribuisce agli associati proporzionalmente alle loro quote.
Gli studi associati determinano autonomamente il proprio reddito e presentano la dichiarazione dei redditi annuale. La tassazione avviene per trasparenza, imputando il reddito ai singoli soci. Inoltre, lo studio associato è soggetto passivo ai fini IRAP e deve presentare la dichiarazione IRAP annuale. Gli studi associati sono soggetti agli Indici Sintetici di Affidabilità fiscale (ISA), che confrontano i ricavi presunti con quelli effettivamente realizzati. I singoli associati devono iscriversi alla Cassa di Previdenza del proprio ordine professionale.
Operativamente, lo studio associato è un contratto di associazione tra professionisti e non ha personalità giuridica autonoma. Un accordo associativo scritto è fondamentale per definire i rapporti tra gli associati e stabilire le regole di funzionamento dello studio. Gli utili devono essere ripartiti equamente tra gli associati, incentivando la collaborazione e la performance. A differenza di una società tra professionisti, che ha una forma giuridica di società di capitali (Srl, Sapa, Spa) e personalità giuridica autonoma, lo studio legale associato presenta caratteristiche di autonomia patrimoniale limitata e costi contenuti, offrendo maggiore flessibilità.
Opportunità di uno studio legale
Costituire uno studio legale rappresenta un’opportunità per offrire servizi multidisciplinari. È consigliabile rivolgersi a un consulente esperto per la costituzione e la gestione degli adempimenti fiscali annuali. Uno studio associato è una collaborazione tra professionisti per condividere risorse, competenze e costi, mantenendo l'indipendenza professionale.
I vantaggi includono la condivisione dei costi, l’accesso a competenze diverse, la creazione di una rete di contatti e una maggiore visibilità. La costituzione formale avviene attraverso la redazione di un contratto di associazione registrato all’Agenzia delle Entrate, che delinei gli aspetti chiave del rapporto tra gli associati. I profitti sono suddivisi in base ad accordi prestabiliti, mentre le responsabilità professionali sono individuali.
(fonte immagine: Freepik)