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Riforma pensioni avvocati 2024: ecco come funziona

Riforma pensioni avvocati 2024: ecco come funziona

La Legge di Bilancio 2024 ha definiti i parametri della nuove pensioni per gli avvocati. Scopri quali sono

17/12/2023

La revisione del sistema di pensioni degli avvocati è stata una mossa cruciale e inevitabile per adattarsi al contesto attuale e alle proiezioni del recente bilancio attuariale a 30 anni. Questa riforma strutturale è stata innescata principalmente dai problemi di sostenibilità finanziaria causati dai cambiamenti demografici in atto, che hanno impattato direttamente sulla professione legale e sui benefici pensionistici.

Tra le innovazioni in arrivo, spiccano la riduzione del coefficiente di rendimento dall'1,40% all'1,30% e l'abbassamento del contributo soggettivo minimo per i nuovi iscritti alla Cassa Forense da 3.000 euro a circa 2.200 euro. Ora esamineremo più nel dettaglio cosa cambierà nel prossimo anno in relazione alla riforma delle pensioni per gli avvocati nel 2024. 

Nuove normative sulla Previdenza Forense

Le modifiche apportate alla Cassa Forense rappresentano una rivoluzione per il sistema pensionistico degli avvocati, finalizzata a renderlo più stabile dal punto di vista finanziario, alla luce dei cambiamenti demografici degli ultimi anni. Tre punti chiave differenziano la situazione attuale da quella precedente:

  • Passaggio dal sistema retributivo a quello contributivo
  • Riduzione dei contributi soggettivi minimi richiesti ai nuovi iscritti
  • Aumento delle aliquote contributive per i pensionati che continuano a lavorare
  • Inoltre, il coefficiente di rendimento per gli avvocati iscritti alla Cassa per almeno 18 anni sarà ridotto all'1,30% anziché all'1,40%

L'obbligo di iscrizione alla Cassa Forense subirà anche alcune modifiche. I praticanti avvocati potranno aderire facoltativamente e gli altri professionisti saranno tenuti a iscriversi solo dopo l'effettiva registrazione all'Albo.

Calcolo delle pensioni con la nuova Legge di Bilancio

Uno dei cambiamenti più significativi nella riforma delle pensioni degli avvocati riguarda l'applicazione del sistema di calcolo contributivo a tutti i nuovi iscritti. Per gli avvocati con meno di 18 anni di iscrizione (entro il 31 dicembre 2023), verrà applicato un sistema di calcolo ibrido:

  • Contributivo per gli anni successivi alla riforma
  • Retributivo per tutti gli anni precedenti
  • Per gli avvocati con almeno 18 anni di iscrizione, il coefficiente per il calcolo della pensione sarà ridotto all'1,30% a partire dal 2024 anziché all'1,40%

Pensioni avvocati: calcolo delle aliquote contributive

Una novità importante per i nuovi iscritti sarà la riduzione del contributo soggettivo minimo da 3.000 euro a 2.200 euro a partire dal 2024. Le aliquote per il calcolo del contributo soggettivo aumenteranno del 16% nel 2024 e 2025 e del 17% nel 2026.

Gli avvocati con redditi inferiori a 17.324 euro beneficeranno di una riduzione delle contribuzioni dovute. Nei primi 4 anni di iscrizione alla Cassa Forense, il contributo soggettivo sarà proporzionale al reddito prodotto, senza obbligo di contributo minimo. Dal quinto all'ottavo anno, il contributo minimo sarà di 1.100 euro, ridotto del 50%. Nei primi 12 anni di iscrizione, i contributi minimi non versati potranno essere integrati volontariamente, con un'aliquota del 15%. Similmente, le aliquote per i pensionati che continuano a lavorare aumenteranno dal 7,5% al 10%.

Regole di accesso alla pensioni della Cassa Forense

La riforma della previdenza forense non comporta modifiche alle regole di accesso alle pensioni di vecchiaia, anticipata e di anzianità, che rimarranno invariate:

  • Di vecchiaia: 70 anni di età e 35 anni di contributi
  • Anticipata: tra i 65 e i 70 anni e almeno 35 anni di contributi
  • Vecchiaia contributiva: 70 anni di età e almeno 5 anni di contributi
  • Anzianità: 62 anni e almeno 40 anni di contributi

Tuttavia, per gli iscritti a partire dal 2024, i tre istituti saranno riuniti in una pensione di vecchiaia con requisiti di accesso più favorevoli: 20 anni di anzianità e calcolo interamente contributivo. Le prestazioni pensionistiche verranno aggiustate. Per i nuovi iscritti, verrà aggiunto un punto percentuale all'importo versato come contributo integrativo. In caso di maternità, adozione e paternità, verrà applicato un coefficiente di trasformazione (al momento del pensionamento) aumentato di 1 anno rispetto all'età anagrafica, portando a un aumento della pensione di vecchiaia per gli iscritti con solo sistema contributivo.

Altre pensioni relative alla Cassa Forense

La Cassa Forense offre diverse tipologie di pensioni, ciascuna con requisiti specifici:

  • Pensione di invalidità
  • Pensione di inabilità
  • Pensione di reversibilità per coniugi e figli
  • Pensione indiretta

La pensione minima per un avvocato ammonta a 12.337 euro, mentre le statistiche nazionali indicano cifre più elevate per le pensioni di invalidità e di vecchiaia (circa 39.287 euro) e per la pensioni di anzianità degli avvocati (circa 36.126 euro). L'importo della pensione minima per il 2023 è stato aggiornato in base a un coefficiente dell'11,9%. Per verificare la propria situazione contributiva, è possibile accedere all'area riservata sul sito della Cassa Forense e consultare i dati previdenziali tramite l'estratto conto contributivo.

Domande frequenti sulla riforma della previdenza forense

La riforma delle pensioni per avvocati, in vigore dal 1° gennaio 2024, comporta importanti modifiche. Scopri ulteriori dettagli sul sistema previdenziale della Cassa Forense, i requisiti di contribuzione per la pensione dell'avvocato e molto altro. Rappresenta una risposta necessaria ai cambiamenti demografici e alle sfide finanziarie che coinvolgono la professione legale. Le modifiche mirano a garantire una maggiore sostenibilità e a fornire ai nuovi iscritti un sistema più flessibile e adatto alle loro esigenze.

(fonte immagine: Freepik) 

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