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Genitori separati con i figli: come fare per le vacanze?

Genitori separati con i figli: come fare per le vacanze?

Se siete genitori separati con figli, il concetto di vacanze assume risvolti diversi

29/07/2024

Organizzare le vacanze dei figli per genitori separati può essere complesso. Per agevolare le informazioni e per evitare qualsiasi tipologia di fraintendimento, abbiamo stilato una guida completa per affrontare al meglio questo periodo, evitando conflitti e rispettando le normative. I genitori separati devono accordarsi per la suddivisione delle vacanze. Negli accordi di separazione o divorzio, è utile specificare i periodi in cui i figli stanno con ciascun genitore e la data entro cui comunicare la località delle vacanze (solitamente il 31 maggio). È necessario informare l'altro genitore anche su dove si alloggerà (nome dell’hotel, indirizzo della casa affittata). Basta una mail tra i genitori. Questo non è un favore, ma un dovere. 

Viaggi con il padre e consenso dei genitori

Il minimo riconosciuto su 12 mesi è di tre, quattro settimane: una a Natale e le altre d’estate. Per bambini piccoli, sotto i tre anni, si tende a dividere i giorni, evitando due settimane consecutive. Per portare i figli all’estero, è necessario il consenso dell’altro genitore. Nel passaporto o nella carta d’identità valida per l’espatrio dei figli, c’è già un consenso anticipato e generale. Tuttavia, il genitore può revocare il permesso in qualsiasi momento, presentandosi in questura con una motivazione valida. In caso di revoca, sarà il giudice tutelare a decidere. Ogni genitore provvede a pagare la propria vacanza con i figli, a meno che non vi sia una regolamentazione specifica. È importante considerare le spese delle vacanze nel preventivo fatto in fase di separazione per quantificare l’assegno di mantenimento. L’assegno non viene sospeso o modificato durante le vacanze: il padre deve continuare a versare l’assegno anche quando ha i figli in affidamento.  Non esistono regole specifiche a meno che non siano state inserite clausole nell’accordo di separazione. Queste clausole hanno solo un valore morale e non sono coercibili. Si affida tutto al buon senso e all’accordo tra i genitori. Il calendario delle visite è un diritto e un obbligo. Se il bambino non viene portato dal genitore per le visite in modo ripetuto, l'altro genitore può andare in questura e fare denuncia. Per i bambini piccoli, è indispensabile la collaborazione del genitore collocatario. 

Vacanze con i figli maggiorenni

Dai 18 anni, il regime di affido non si applica più. Il diciottenne è adulto e non ha obblighi di andare in vacanza con uno dei genitori se non lo desidera. Tuttavia, l’assegno di mantenimento e l’assegnazione della casa al genitore con cui vive stabilmente rimangono. Vacanze nonni, zii e amici Se il figlio va in vacanza con nonni, zii o amici in giorni che non incidono sul calendario delle visite, basta comunicarlo all’altro genitore. Se invece incide, è necessario concordare la partenza e riconoscere il recupero dei giorni saltati. Comunicare sempre il trasferimento del minore è fondamentale per evitare problemi di responsabilità.

In caso di separazione in corso senza accordo legale, è consigliato rivolgersi a un legale per fare una comunicazione ufficiale con date di partenza e ritorno e l’esatta indicazione della località. Riconoscere per iscritto lo stesso diritto di partenza all’altro genitore per il periodo che preferisce. Se si parte con un minore altrui, è necessario ottenere una malleva dai genitori, documentando il consenso di entrambi. Una dichiarazione scritta da entrambi i genitori, che includa eventuali regole precise, è utile per evitare problemi.

Il figlio può scegliere con chi andare in vacanza? 

Il diritto di un figlio di scegliere con quale genitore trascorrere le vacanze dipende da diversi fattori, tra cui l'età del figlio, gli accordi tra i genitori e le decisioni del giudice in caso di separazione o divorzio. Quando i genitori sono in buoni rapporti e collaborano, possono decidere insieme come dividere le vacanze, tenendo conto delle preferenze del figlio. Per i bambini piccoli, le decisioni vengono prese principalmente dai genitori o dal giudice, con il benessere del minore come priorità assoluta. Gli adolescenti e i figli maggiorenni, invece, hanno una maggiore autonomia e possono esprimere chiaramente le loro preferenze. Anche se gli accordi legali possono ancora influire sulle decisioni, le preferenze dei figli sono solitamente tenute in maggiore considerazione. 

Le decisioni riguardanti le vacanze devono mirare a garantire la stabilità e la continuità delle relazioni familiari. Il giudice o i genitori devono cercare di garantire che il tempo trascorso con ciascun genitore sia equilibrato, a meno che ci siano motivi specifici che rendano questo non nell'interesse del minore. Situazioni particolari, come impegni scolastici o attività sportive, possono richiedere adattamenti agli accordi originari.

(fonte immagine: Freepik) 

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