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Genitori separati con i figli: come fare per le vacanze?

Genitori separati con i figli: come fare per le vacanze?

Se siete genitori separati con figli, il concetto di vacanze assume risvolti un po' diversi

19/05/2024

Il Codice Civile italiano, tramite l'articolo 337 ter, regola le questioni fondamentali riguardanti i figli di genitori separati o divorziati, come istruzione, educazione, salute e residenza abituale. Si richiede un accordo tra i genitori, ma in mancanza di esso, è il giudice a prendere decisioni su questi aspetti. Queste norme, tuttavia, sono generiche e non offrono indicazioni specifiche sulle vacanze dei figli con genitori separati. In assenza di un accordo sui periodi di custodia durante le vacanze, il giudice interviene stabilendo i tempi di permanenza con il genitore non collocatario, cioè quello con cui i figli non vivono stabilmente dopo la separazione, ma che ha diritto a incontri e contatti regolari secondo un calendario stabilito.

Il giudice, nel prendere queste decisioni, tiene sempre conto del principio del "superiore interesse del minore". Questo significa che le scelte e le disposizioni prese devono garantire il benessere e lo sviluppo ottimale del bambino, assicurando che l'ambiente in cui cresce sia il più stabile, amorevole e confortevole possibile.

Durata delle vacanze dei genitori insieme ai figli

La durata delle vacanze per i genitori può variare in base agli accordi o alle decisioni prese durante il processo di separazione o divorzio. Il Tribunale o il giudice può stabilire linee guida per la divisione del tempo di vacanza tra i genitori. Nel contesto delle vacanze estive, ad esempio, spesso si stabilisce che i bambini trascorrano un periodo specifico con ciascun genitore. Una prassi comune è di stabilire almeno 15 giorni consecutivi di permanenza con ciascun genitore durante l'estate. Questo può essere il risultato di un accordo tra le parti o di una decisione del Tribunale in caso di mancato accordo.

Conflitti tra genitori e figli e leggi da rispettare

Nonostante ci siano indicazioni legali, i conflitti tra genitori riguardo alla gestione dei figli durante l'estate possono persistere, specialmente in casi recenti di separazione o di tensione. A volte uno dei genitori potrebbe non rispettare l'accordo stabilito, e questo comportamento potrebbe costituire un reato ai sensi dell'articolo 388 del Codice Penale per non aver rispettato la decisione del Tribunale.

Comunicazione della destinazione di vacanze dei figli

La mancata comunicazione all’ex coniuge dell’indirizzo o del recapito telefonico della struttura dove si soggiornerà col figlio minore non rappresenta di per sé un reato, ma l’omissione di questa informazione rappresenta un venir meno all’obbligo di collaborazione nell’interesse della famiglia, sancito dall’art. 143 del Codice Civile e quindi può comportare una sanzione civile.

Vacanze all'estero dei genitori con i figli

Dopo la separazione o il divorzio, per viaggiare all'estero con figli minori è necessario ottenere il consenso dell'altro genitore. Anche con il consenso, il genitore che organizza la vacanza deve rispettare specifici obblighi nei confronti dell'altro. Se l'altro genitore non acconsente al viaggio all'estero dei figli minori, è possibile ricorrere al giudice. Quest’ultimo terrà conto delle motivazioni di entrambe le parti, decidendo in base ai benefici e alle preoccupazioni esposte. Le obiezioni al viaggio devono essere motivate, così come le ragioni del genitore che intende portare i figli all'estero. L'unica eccezione a questa regola è quando l'altro genitore viene dichiarato decaduto della patria potestà.

Spese e responsabilità dei genitori

Il genitore con cui il figlio trascorre le vacanze è responsabile per intero dei costi delle stesse, ma ciò non esonera dal pagamento dell'assegno di mantenimento mensile. L'assegno di mantenimento per i figli deve essere pagato regolarmente anche quando si trovano in vacanza, poiché non è legato alle spese straordinarie.

Le spese relative alle vacanze senza i genitori vengono determinate dalla decisione del giudice. Solitamente, questa divisione è equa, spesso pari al 50% per ciascun genitore, ma non è una regola rigida. Nel caso in cui il giudice conceda l'autorizzazione per le vacanze nonostante il disaccordo dell'altro genitore, vengono considerate anche le disponibilità finanziarie e i costi associati.

Il mancato rispetto delle decisioni del giudice riguardo alle spese e alla gestione delle vacanze può avere conseguenze legali. Ad esempio, il genitore che non contribuisce come stabilito potrebbe essere soggetto a sanzioni civili. Per evitare conflitti e complicazioni legali, è sempre consigliabile cercare un accordo amichevole e, se necessario, consultare un esperto legale per garantire che tutte le decisioni siano in linea con le normative vigenti e con il miglior interesse del minore.

(fonte immagine: Freepik) 

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